giovedì 2 ottobre 2014

Marineo, studenti pendolari: "Da parte dell'AST disservizi inaccettabili"


di Nino Di Sclafani
Viviamo tempi strani. Quando dopo una giornata di lavoro finalmente ti siedi sul tuo divano con il telecomando in mano e ti viene voglia di goderti un programma di informazione politica (Ballarò, Presa Diretta, Report etc. etc.) va a finire che rischi un travaso di bile nel vedere quale fine miserabile stia facendo il nostro non più bel paese. 
Nel sentire poi le parole di chi è al timone di questa Concordia-Titanic ti accorgi che mentre il Reuccio di ieri sosteneva che la crisi non c’era perché i ristoranti erano pieni, il marchesino Eufemio di oggi, di ritorno da un viaggio negli States, proclama entusiasta la grande voglia di Italia che c’è nel mondo. Strano, però, che questa stessa voglia sia proprio assente in coloro che in Italia ci abitano, cioè negli italiani!! Rischiando dunque di sollecitare nei lettori ulteriori coliche epatiche, vi racconto un episodio emblematico accaduto oggi. Ogni anno il comune di Marineo fornisce a tutti gli studenti pendolari un abbonamento che consente agli stessi di potersi recare con i mezzi dell’AST a Palermo o a Corleone per frequentare le scuole superiori. Anche quest’anno, nonostante le notevoli difficoltà finanziarie, l’amministrazione ha fatto fronte all’impegno acquistando dall’Azienda Siciliana Trasporti ben 177 abbonamenti per garantire ai nostri studenti un viaggio di andata e ritorno dalle loro destinazioni di frequenza. Purtroppo, però, l’AST continua a svolgere il servizio “pagato” dal Comune con disservizi inaccettabili. Dei mezzi che devono garantire alle 6.45 la partenza degli studenti pendolari spesso uno rimane fermo. Altrettanto spesso l’orario di partenza dalle 6.45 slitta inspiegabilmente alle 7.15 determinando per tutti gli studenti che viaggiano su quella corsa la perdita della prima ora di lezione. Il 1 ottobre si è verificato l’ennesimo disservizio con un pullman rimasto fermo parcheggiato alla Balata e con un centinaio di studenti che cercava di salire sull’unico mezzo disponibile. L’autista non riuscendo a far fronte alla situazione ha chiamato i carabinieri che, giunti sul posto, hanno fatto scendere dalla vettura tutti coloro che non avevano un posto a sedere e, con quasi un’ora di ritardo, hanno fatto partire il pullman. Giungendo sul luogo dell’accaduto, con vivo rammarico, ho assistito alle operazioni di identificazione di quei ragazzini che, insistendo nel loro diritto di abbonati di trovare posto sul mezzo, si sono macchiati, a quanto pare, del reato di “interruzione di pubblico servizio”. Quindi da vittime di questa paradossale situazione si sono ritrovati a divenire colpevoli. Mi chiedo quale esempio di legalità e giustizia stiamo dando a questi nostri figli? Che senso ha per questi adolescenti sobbarcarsi tutti questi sacrifici per ottenere un’educazione e delle competenze quando poi si devono misurare quotidianamente con le storture e le ingiustizie di un sistema che sta collassando su se stesso? Una speranza però c’è. Molti di questi giovani sono andati a reclamare i loro diritti, raccogliendo firme e presentando un esposto al Comune. Invito pertanto l’amministrazione a farsi carico di un’azione immediata e decisa contro l’AST pretendendo l’osservanza degli impegni presi. In quanto ai tutori dell’ordine li inviterei ad avviare dei controlli sulle discutibili modalità con cui l’AST svolge il suo lavoro poiché se interruzione di servizio pubblico c’è stata l’ha determinata proprio l’Azienda stessa. Ai ragazzi chiedo di documentare, con ogni mezzo, i disservizi che subiscono e a denunciarli al Comune che di conseguenza agirà contro le inadempienze dell’AST.